Il Lazio in zona arancione

Dopo due settimane di zona rossa arrivano le nuove disposizioni del Ministro della Salute che consentono al nostro territorio da martedì 30 marzo di passare in zona arancione.  Una pausa fino al 3 aprile quando, per tutte le vacanze di Pasqua, l’intero Stivale tornerà nella fascia più rigida.

Spostamenti

Non sono consentiti spostamenti al di fuori della propria Regione, del proprio Comune di residenza e, all’interno del comune, a partire dalle ore 22.00 fino alle 5.00 del mattino, salvo motivi di necessità, salute o lavoro. Nei piccoli comuni con non oltre 5.000 abitanti gli spostamenti sono consentiti in un raggio di 30 km, con divieto di spostamento nei capoluoghi di provincia. Tra le 5.00 e le 22.00 gli spostamenti verso un’altra abitazione privata all’interno dello stesso Comune sono consentiti una sola volta al giorno ad un massimo di due persone. Dal conteggio sono escluse quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione, i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti conviventi

Attività commerciali, servizi alla persona, bar e ristorazione

Riaprono parrucchieri, estetiste, tolettatrici e sono aperte tutte le attività commerciali. 

Per i centri commerciali, gallerie commerciali e parchi commerciali è prevista la chiusura nei giorni festivi e prefestivi.

Rimane sospesa la ristorazione per la quale è consentita solo l’asporto fino alle ore 22.00. Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) e 47.25 (commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati) l’asporto è consentito esclusivamente fino alle 18.

Scuola

Per la scuola, i Presidenti di Regione valuteranno in base all’incidenza dei casi e alla gravità della situazione epidemiologica la disposizione della sospensione della didattica in presenza e il ricorso alla didattica a distanza (DAD).

Cultura

Restano chiusi i musei, cinema, teatri e luoghi della cultura e sono sospese le mostre. Aperte, invece, le biblioteche.

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